Sostegno a distanza Clicca qui
Questa mattina a Bouakè si è svolta una cerimonia per il dispiegamento di un importante contingente di poliziotti delle Forze di difesa e sicurezza (Fds, lealiste): lo ha detto alla MISNA una fonte missionaria contattata nella città del centro-nord del paese, già feudo delle forze ribelli durante gli anni della crisi iniziata nel 2002 con il fallito tentativo di colpo di stato a danno del presidente Laurent Gbagbo.
La fonte della MISNA dice che in realtà, un distaccamento di soldati regolari è da alcuni mesi in città; da oggi sono più numerosi in vista dell'invio progressivo di altre truppe incaricate, insieme con gli uomini dell'ex-ribellione delle Forze nuove (Fn), di rendere la regione sicura. Il capo di stato maggiore dell'esercito ivoriano, il generale Philippe Mangou, ha annunciato che da oggi le sue forze sono nuovamente presenti nelle zone ex-ribelli del centro, del nord e dell'ovest del paese (Cno); in effetti, l'accordo di pace detto "Ouga IV", firmato tra le due parti a dicembre, prevede la fusione delle due ex-forze belligeranti in un Centro di commando integrato (Cci), forte di 8000 uomini.
Sul terreno - dice la fonte della MISNA - gli spostamenti diventano più facili: ai posti di blocco, nonostante la presenza di ex-ribelli, non dobbiamo più versare denaro per poter circolare. Sono queste le prove concrete della fine della guerra. Si stanno compiendo passi decisivi per la riunificazione del nostro paese. Il futuro commando integrato rappresenta un progresso anche in vista delle prossime elezioni. Dopo l'annuncio di Gbagbo che il voto si terrà tra l'11 ottobre e il 6 dicembre, la Commissione elettorale indipendente (Cei) ha trasmesso al governo una tabella di marcia da seguire per poter rispettare il calendario annunciato.
Dopo la conclusione del censimento elettorale, prevista il 20 maggio, la Cei chiede allo stato di versare il suo contributo alle spese elettorali, quindi di predisporre i magistrati che dovranno esaminare eventuali ricorsi e infine garantire la piena sicurezza del processo tramite il Centro di commando integrato. Ad oggi, circa sei milioni di ivoriani sono in possesso di un certificato elettorale, su una popolazione stimata in otto milioni e 600.000; ad Abidjan sono in corso le ultime operazioni di censimento, mentre l'identificazione dei cittadini residenti all'estero deve ancora iniziare. [VV]
Una nuova lettera dalla Costa d'Avorio
Un asilo a Kibiti